La Conferenza Stato-Regioni ha sancito l’intesa per rivedere la quota delle dosi dei vaccini antinfluenzali da destinare al sistema territoriale delle farmacie, garantendo, quindi, la possibilità di acquisto del vaccino anche ai singoli cittadini non rientranti nelle categorie protette dal Sistema Sanitario Nazionale.

Il provvedimento si è reso necessario per prevenire la probabile concomitanza di circolazione del Covid-19 e dell’influenza stagionale. Il Governo, infatti, si è impegnato a reperire le dosi vaccinali necessarie a coprire integralmente il fabbisogno delle singole Regioni per le categorie fragili, condizione richiesta dalle Regioni per sottoscrivere l’Intesa. Quanto all’impegno delle singole amministrazioni regionali, redatto nel nuovo documento dal Direttore della Prevenzione Gianni Rezza, si prevede una quota minima dell’1,5% dei vaccini acquistati da reindirizzare alle farmacie, dove ogni anno circa 800.000 cittadini si recano per acquistarli privatamente.

Riteniamo che questo accordo sia un importante passo per aumentare ancora la platea delle persone vaccinate contro l’influenza stagionale, al fine di limitare quanto più possibile la diffusione del virus influenzale e le sue complicanze che, con la contemporanea presenza del Covid-19, sono stati nella precedente stagione invernale una delle concause delle migliaia di decessi.

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